LIBERE, LE NOSTRE MENTI
- IL PAMPHLET
- 1 mag 2018
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 18 giu 2019
Mi sveglio, c'è il sole. E c'è calma fuori. L'aria è fresca come sa esserlo solamente in primavera. Nonostante la connotazione metereologica qui sopra sembri descrivere una giornata più che ordinaria, in realtà oggi è una giornata tutt'altro che ordinaria. Oggi,73 anni fa, Sandro Pertini comunicò lo sciopero generale nei confronti del regime fascista. Da allora questa giornata viene ricordata come l'anniversario della liberazione dell'Italia. E oggi io voglio credere che grazie al gesto di Pertini, che fu il frutto di due anni di resistenza partigiana, i nostri cuori e le nostre menti siano liberi, così come liberi siamo fisicamente. E in questa giornata soleggiata è in questa chiave che voglio vivere la ricorrenza della liberazione. Siamo liberi di vivere, liberi di pensare. E penso a Khorakhanè, una canzone di Fabrizio De Andrè, che racconta di una delle tribù rom più numerose, quella del Montenegro, che a seguito della guerra jugoslava dovette scappare, cercando rifugio anche in Italia. E penso alle magiche parole di questa canzone. De Andrè in questa canzone racchiude il senso dello spirito di libertà che accomuna i rom più di tutti. E io penso ai rom in questa giornata di liberazione, voglio prenderli da esempio, oggi. Vi chiederete cosa c'entreranno mai i rom con l'anniversario della liberazione. Ebbene sono molto più vicini di quanto voi pensiate in quanto li accomuna il senso di grandezza che entrambi riconoscono nella libertà. I rom sono ontologicamente di spirito libero, per il loro nomadismo per la loro non appartenenza ad una terra, se non alla Terra. Mi auspico che tutti possano essere liberi, che tutti possano essere liberi di muoversi, di spostarsi, di pensare, di scrivere, di studiare, di viaggiare, di vivere. Ed è con questo spirito che voglio vivere questa giornata. Libera da ogni costrizione mentale, la mia mente libera da tutti i paroloni contro l'immigrazione,contro l'integrazione, e contro lo scambio di culture. Oggi no, oggi non mi avrete. E quindi io oggi voglio essere libero nello spirito, così come liberi si sentono i rom, così come libera volevano l'Italia 73 anni fa i partigiani.
Michele Messere
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