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L'incredibile storia di James Stern, afroamericano che ha distrutto il più grande gruppo Nazi in Usa

  • Immagine del redattore: IL PAMPHLET
    IL PAMPHLET
  • 11 mar 2019
  • Tempo di lettura: 3 min



Questa storia ha dell’incredibile. Diversi giorni fa, mentre stavo guardando l’ultimo bellissimo capolavoro estetico di Spike Lee, “BlaKkKlansman”, la mia mente aveva cominciato a viaggiare. Mentre guardavo su schermo la storia vera di un poliziotto nero e un poliziotto bianco che negli anni 70 sgominarono l’organizzazione del Ku Klux Klan, mi sono contemporaneamente messo a fantasticare all’ipotesi in cui un antirazzista antifascista antinazista dovesse mai entrare in un’organizzazione nazi, per poterla distruggere dal suo interno. Stavo chiaramente fantasticando, e la mia mente stava attingendo da dimensioni non più reali, mentre la pellicola continuava a scorrere.


una scena dal film ''BlaKkKlansman'', Spike Lee 2018

Ecco, la storia dell’incredibile inizia ora, quando scopro che una tale mia fantasticheria si è realizzata qualche giorno fa. E l’incredibile è che ciò che è accaduto nella realtà è ancora più surreale di quanto avrei mai potuto immaginare. Un pastore americano di nome James Stern, negli ultimi anni ha messo in atto un piano per sradicare dal suo interno il più grande gruppo neonazista degli Stati Uniti. Lui, antirazzista e combattente per i diritti degli afroamericani, è riuscito a convincere il leader dell’organizzazione che fosse cosa buona cedergli la presidenza.

Tutto è iniziato quando nel 2004 Stern fu incarcerato per frode fiscale, da lì in poi iniziando a condividere la cella con un militante neo nazista, Edgar Killen. Il loro diventò un rapporto stretto, Killen arrivò ad nominare James Stern suo tutore legale. Questo permise al pastore di reperire da quel momento in poi numerose informazioni fragili sul l’organizzazione di cui Killen faceva parte, ma anche di sviluppare nuovi contatti. Tanto che dalla conoscenza col neo-nazista riuscì, nel 2014, a mettersi in contatto con Jeff Schoep, il presidente del National Socialism Movement, il più grande gruppo neo-nazista americano. L’idea iniziale del pastore era quella di cambiare la mentalità razzista dei militanti di estrema destra, la stessa cosa che aveva in parte fatto con Killen, e che ora avrebbe iniziato a fare con Schoep. Le cose però cambiano ad inizio 2019, quando in una conversazione con Stern, Schoep palesa i suoi molteplici problemi legali legati all’amministrazione del gruppo neo-nazista. Erano diventati così insormontabili i problemi legali, che Stern approfitta delle fragilità di Schoep per convincerlo a cedergli la presidenza, riuscendo così a liberarsi dei pesi delle cause legali in atto contro l’associazione.

Ebbene, James Stern, raggirando Schoep riesce nell’impresa. Assume il controllo del NSM. E sapete qual’è la prima azione posta in atto dal neo presidente? Chiedere al giudice della Virginia di giudicare l’organizzazione colpevole per i tumulti di Charlottesville del 2017, dove durante una manifestazione antirazzista fu investita ed uccisa una donna afroamericana. Il tutto divulgando tutte le informazioni necessarie al giudice. La seconda mossa per ora soltanto programmata sarà quella di rendere la sede del NSM in un museo sulla storia dell’olocausto. Per il resto non si sa cos’altro accadrà, una cosa è certa: la volontà di Stern di far sparire completamente l’organizzazione, smantellarla.

In realtà non vi ho ancora raccontato la cosa più surreale di tutta questa storia. James Stern non soltanto è un fottuto genio, è anche NERO. Ebbene si, un nero è riuscito ad infiltrarsi alla luce del sole dentro la più grande organizzazione neo-nazista americana, scalando i vertici e facendosi passare il testimone di presidente dell’organizzazione, per poi distruggerla. Sono sicuro che soltanto ora potrete rendervi pienamente conto dell’epicità della storia. Ma sono sicuro anche che vi renderete conto di quanto non soltanto le persone che difendono una supremazia in nome del colore della pelle siano dei biechi e spregevoli razzisti, ma anche che sono una banda di sciocchi inutili mentecatti.


Michele Messere

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