CARRESE E SORPRESE
- IL PAMPHLET
- 2 mag 2018
- Tempo di lettura: 1 min

Anche io sono rimasto tristemente sorpreso dell’epilogo avutosi a San Martino in Pensilis durante la carrese. Sono rimasto sorpreso del gesto vigliacco delle forze dell’ordine quasi al termine della manifestazione, che hanno bloccato il percorso, impedendo di svolgere la gara fino al termine. Ma non é questa la cosa che mi ha stupito di più. Nonostante io abbia ribadito da subito quanto mi sia sentito dalla parte della comunità di San Martino, la sorpresa più grande me l’ha dispensata proprio la comunità stessa. Per quale motivo prendersela con il neo eletto governatore Toma? L’ultimo arrivato, che per altro non é stato ancora investito istituzionalmente del titolo. Toma che inoltre si era ritenuto nei giorni addietro pienamente a favore della manifestazione. Questo video é la chiara espressione di disorientamento nella continua ricerca di un capro espiatorio. Questa mandria con i forconi, che nell’ultimo caso ha assunto le sembianze della comunità di San Martino, ma che altro non é che la società di cui facciamo parte, questo fiume d’odio che si riversa su di una persona che deve scontare le colpe di tutti ma che manco a farlo a posta é l’ultima a doverle scontare. E allora mi domando: vuoi vedere che ci riempiamo quotidianamente di parole e paroloni su come risollevare le sorti di un paese e di una società, talvolta anche attraverso analisi astruse, e invece il fulcro sta tutto qui? Vuoi vedere che dovremmo fare un po’ più a meno dell’odio?
una libera riflessione di Michele Messere
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